da admin | Nov 6, 2020 | Estate Ragazzi, Servizio Civile, Vita al Ciaggì
30 giorni, 720 ore, 43.200 minuti, è questo il tempo passato insieme; con la testa piena di dubbi, il cuore pieno di speranza e il volto coperto da una mascherina, siamo ripartiti. Una canzone ogni mattina dava il La alla giornata: da J-Ax a Ultimo fino a Cristicchi, ogni brano racchiudeva in sé un insegnamento e un aspetto sul quale riflettere. Stimolare i ragazzi su temi quali: la cura di sé, il rapporto con gli altri, il tempo, era il nostro obiettivo; abituarli a non dare per scontato brani che ogni giorno ascoltiamo in radio, e che nascondono un significato più profondo di una semplice melodia orecchiabile. Non senza fatica, durante le settimane precedenti la Summer Life, abbiamo tutti insieme cercato di trovare attività che potessero far sentire i ragazzi parte di un gruppo, farli divertire ma che non fossero un semplice passatempo: renderli partecipi e non solo spettatori. Di certo, il periodo che ci siamo lasciati alle spalle e di cui raccogliamo le briciole, ha reso il tutto più complesso. Ogni giorno, accompagnavamo i ragazzi in attività che stimolassero la cooperazione e il rispetto della diversità che ci caratterizza in quanto esseri umani. Ritrovarsi in cerchio e mettere sul piatto i lati positivi degli altri, ciò che apprezziamo, è stata una delle attività più gettonate. Abbiamo cercato di far immergere gli adolescenti nell’attualità, di fargli scoprire cosa c’è oltre la soglia del proprio giardino: divisi in gruppi, hanno cercato e poi esposto l’ambito d’azione dei dicasteri più importanti della nostra Repubblica, dibattendo sul loro operato durante il lockdown e su cosa avrebbero fatto al loro posto. Due volte...
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